Aurelio Caminati è nato a Genova, dove vive e lavora.
Dal 1949 ha svolto un’intensa attività espositiva con numerosissime mostre personali e collettive sia in Italia che all’Estero e ha partecipato a manifestazioni nazionali e internazionali (fra le altre, VII Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma; XXVIII Biennale Internazionale d’Arte di Milano; Salon de Mai al Musè d’Art Moderne di Parigi; X Biennale Internazionale d’Arte di Mentone; I Biennale d’Arte di Genova; Pittori Genovesi a Berlino; Mostra Internazionale di Obra Grafica a Bilbao; “Genova il Novecento” a Genova e Buenos Ayres”).
Dal 1975 al 1981 ha eseguito numerose “trascrizioni animate”. Sue opere in ceramica sono al Museo Mazzotti di Albisola Marina.
Nel 1989 ha vinto il concorso per due affreschi del nuovo Teatro Comunale dell’Opera di Genova.
Della sua pittura hanno detto fra gli altri, Franco Sborgi:
"Una mostra di Caminati credo possa rappresentare l’occasione per riflettere sulla frequente inefficacia delle ripartizioni storiografiche che siamo soliti accettare per le vicende artistiche italiane di questo dopoguerra. Esse infatti non sono abbastanza agili per collocare esperienze che dei movimenti non accolgono l’univocità teorica e artistica, ma ne propongono una propria autonoma lettura".
E Germano Berlingheli:
"Caminati, che conduce l’osservatore verso scoperte imprevedibili e che è, perciò, un po’ come Masson, continuamente mutevole, trapassa Pop Art; iperalismo e il gusto del rischio suscitato dalle citazioni immaginarie di quelle “trascrizioni” le cui dilatazioni rappresentative hanno avuto la fisicità del gesto, gli abbandoni e gli entusiasmi di un’iconografia che ha premuto oltre i confini del quadro".